L’idea alla base di Verona Handrafted Gin è nata dalla passione per il Gin di Davide e Matteo, amici d’infanzia che per un periodo, prendono strade completamente diverse nel mondo e che si ritrovano dopo anni vissuti all’estero, di nuovo a Verona portando con loro una nuova passione comune, il Gin.

Da qui le esperienze, i nuovi contatti e le avventure di ognuno si mescolano e danno vita ad una, alquanto malsana e folle idea, di produrre gin insieme.

Tutto inizia nel 2010 quando, di ritorno dalle avventure in Sud America per Davide, e da Madrid e Londra per Matteo, acquistano dalla Polonia il primo alambicco a colonna ma per paura dei danni che avrebbero potuto provocare, lo montano in segreto all’interno di una stalla dismessa da tempo. Qui iniziano le prime sperimentazioni, le prime miscele di spezie ed i primi distillati degni forse solo dei peggiori bar di Caracas. Ma non importava, perché l’obiettivo in quel momento era divertirsi e studiare i processi chimici che sono alla base della distillazione.

Piano piano hanno cominciato a capire come fare i primi passi verso la vera distillazione, studiando libri scritti dai maestri di questo mondo, imparando da distillatori esperti di alcune distillerie del Nord Italia e iniziando a produrre da soli i primi distillati di frutta.

In due anni viene messa a punto la ricetta – ancora segreta – e negli anni successivi gli amici, con cui si divertivano a bere il loro Gin li spronano ad avviarne la produzione vera e propria.

Da inizio 2019 comincia così la collaborazione con Distillerie Mantovani che vede nei due ragazzi la passione, il gioco e la concretezza di un prodotto finito arrivato nel suo laboratorio direttamente da un alambicco artigianale ma che nulla ha da invidiare ai gin da scaffale. Grazie ai sofisticati alambicchi e alla storica esperienza del proprietario della distilleria veneta, si raggiunge infine la qualità che rende unico Vhagin.