Una vita distillata
Mentre gli operai delle fabbriche se la facevano nei Gin Palace, quelli che producevano il Gin per loro familiarizzavano con una nuova invenzione – l’alambicco a colonna, conosciuto anche come “Coffee still”, o distillatore continuo. Questo dispositivo rivoluzionario, introdotto negli anni trenta del 1800, permetteva la produzione di spiriti ad alta gradazione in modo abbastanza rapido e semplice, e in poco tempo anche i produttori di gin cominciarono a usare questo nuovo marchingegno.
Il suo più grande vantaggio era – ed è – che esso produce spiriti molto “puliti”. Spiriti che presentano pochissima impurità. Spiriti come la vodka. Così se i produttori di gin avessero distillato le loro botaniche nella vodka, il loro gin non avrebbe più presentato i difetti degli spiriti inferiori che in passato avrebbero provato a nascondere con le erbe, la frutta e le spezie che usavano come aromatizzanti, cosicché le botaniche potevano svolgere un ruolo centrale.
Il distillatore continuo permise quindi allo stile di gin che oggi conosciamo come London Dry di fare la sua trionfale apparizione alla fine del 1800, e questo, come vedremo, porterà l’invenzione di un cocktail che un certo Mr. Bond preferiva agitato, non mescolato. Prima dell’invenzione del Dry Gin Martini, comunque, un altro paio di drink a base di gin fecero la loro comparsa – drink che resistono tutto oggi – e i britannici li fecero conoscere al mondo mentre cercavano di colonizzarlo. All’ alba del XIX secolo – attorno al 1825 – i soldati britannici in India cominciarono a mescolare il gin con un medicinale a base di chinino per scongiurare le minacce di malaria. Quando vi aggiunsero un po’ di zucchero e soda il drink divenne anche più gustoso al palato, e così nacque il Gin Tonic.
Pink gin, un mix di gin e bitter angostura, era il drink preferito dagli ufficiali della Marina britannica durante gli ultimi anni del XIX secolo – i ranghi inferiori ricorrevano al rum, ovviamente – e il drink, secondo Anistatia Miller, direttrice dell’ esposizione universale di vini e spiriti a sud della Francia, venne presentato in Gran Bretagna alla grande esposizione di Londra del 1862. Miller sostiene che drink originale, realizzato con gin, angustura e un po’ di acqua fosse una creazione di colui che inventò l’angostura stessa, Johann Benjamin Siegert. Benjamin era stato direttore della sanità per l’esercito prussiano nella battaglia di Waterloo, prima di imbarcarsi per il Sud America per aiutare Simon Bolivar a liberare il Venezuela dalla Spagna, e sarebbe stato proprio in questa occasione che avrebbe sviluppato la ricetta dei suoi amargos aromaticos, bevande toniche per i soldati di bolivar che alla fine divennero famose con il nome di bitter angostura.
Fonte: Gary Regan – Gin Compendium